Roma, 21 dic. – "Nessuna attenzione per gli italiani all‘estero da parte del Governo giallo verde. In aula sono appena stati bocciati tutti i nostri emendamenti alla legge di Bilancio per le comunità italiane nel mondo. Anche quelli sui quali avevo raccolto consenso bipartisan, facendoli sottoscrivere anche da colleghi del Movimento 5 stelle e da altre forze di maggioranza. Quel Governo che a parole si proclama amico degli italiani all‘estero, vantandosi di avere nominato sottosegretario un eletto all‘estero, nei fatti soffoca le politiche per i connazionali nel mondo, tagliandone fortemente le risorse, già a partire dal 2020". È quanto ha dichiarato la Senatrice PD Laura Garavini, Vicepresidente Commissione Difesa, intervenendo in Senato sulla Legge di Bilancio.

"La maggioranza ha infatti respinto in aula tutti i nostri emendamenti volti a reintegrare risorse e ad evitare tagli: dal prolungamento del Fondo per la promozione della lingua e della cultura italiane nel mondo (che finirà così nel 2020, all‘esaurirsi dei fondi da noi precedentemente stanziati), al reintegro dei contributi per COMITES e CGIE, al ripristino delle risorse per l’internazionalizzazione e per le Camere di commercio italiane all’estero, altrimenti fortemente decurtati a partire dal 2021. Il Governo Conte ha inoltre bocciato tutte le nostre ulteriori proposte emendative: l’esenzione del pagamento del canone RAI per i residenti all’estero, il ripristino della facoltà per i Comuni di decidere sull’eventuale esenzione dall’IMU, l’esenzione dalla TARI delle abitazioni di proprietà di tutti gli iscritti all’AIRE, lo stanziamento di risorse per i consolati onorari, l’estensione delle cure ospedaliere urgenti a tutti gli iscritti all’AIRE. Tutte misure che avrebbero evitato che tra un paio di anni le politiche per gli italiani nel mondo collassino, a causa dei tagli previsti dal Governo a partire dall‘anno prossimo”.

"D‘altro lato bisogna ammettere che questa manovra non è solamente contro gli italiani che vivono all’estero. È contro gli italiani tutti. Anche quelli che vivono in Italia. Perchè prevede pochissimi investimenti e non promuove la crescita. L’unica cosa che aumenta consistentemente è il debito pubblico. Che va a gravare sulle spalle dei giovani. Sono proprio le nuove generazioni a dover pagare il conto più salato della propaganda populista di questo Governo. Un prezzo che gli italiani hanno già iniziato a pagare nelle ultime settimane. Con miliardi di euro bruciati a causa dell‘impennarsi dello spread, prodotto dalle dichiarazioni antieuropeiste dei vari Ministri. Un atteggiamento che ha provocato lo spreco di un miliardo e mezzo di interessi aggiuntivi sul debito pubblico e il crollo dei risparmi degli italiani. Per non parlare della perdita di credibilità del nostro Paese all‘estero. Insomma una manovra che compromette il futuro, non solo delle politiche degli italiani all‘estero, ma purtroppo anche del Paese e delle nuove generazioni".