Roma, 28 dic. – “Più che una manovra, quella che la maggioranza si appresta ad approvare è una contromanovra. Contro la crescita. Contro la democrazia. Contro gli italiani. A partire da quelli all’estero. Con questa Legge di Bilancio diminuiscono le risorse stanziate per la circoscrizione estero. Mentre con i nostri Governi Pd eravamo andati progressivamente ad aumentare i fondi per gli italiani nel mondo, adesso non solo non si sono consolidati i vari capitoli di spesa, ma se ne aboliscono diversi”. È quanto dichiara la Senatrice PD Laura Garavini, Vicepresidente Commissione Difesa.

“Innanzitutto il Governo ha tolto un milione di euro ai Comites per i loro progetti e altri 400mila al CGIE. Per non parlare della stampa italiana all’estero. Per la quale avevamo stanziato un milione di euro aggiuntivo. Soldi che questa maggioranza, allergica alla libertà di pensiero, ha cancellato. Il Governo che si riempie la bocca dello slogan ‘prima gli italiani’ ha inoltre eliminato i due milioni di euro a sostegno dei connazionali in Venezuela, che avevamo stanziato con il nostro precedente esecutivo PD”. “In più la legge di Bilancio 2019 non prevede la prosecuzione del Fondo cultura, dal 2021 in avanti.  Quel fondo che avevamo creato con ingenti risorse a sostegno degli Istituti Italiani di cultura e dei corsi di italiano per i nostri ragazzi. Un fondo, la cui mancanza è destinata a compromettere seriamente l’insegnamento dell’italiano nel mondo”.

“La spinta regressiva di questa Legge di Bilancio è peggiorata dalle modalità autoritarie con le quali il Governo ne sta imponendo l’approvazione. Senza possibilità di confronto parlamentare. Contravvenendo la Costituzione, nella misura in cui ha ulteriormente modificato il testo della legge, nel cuore della notte, dopo che questo era già stato bollinato dalla ragioneria dello Stato”. “Ecco perchè come gruppo del Partito Democratico al Senato stiamo presentando ricorso alla Corte Costituzionale. Di fronte ad una maggioranza autoritaria ed eversiva non possiamo guardare in silenzio che si compia uno scempio del diritto”.