La Vicepresidente del gruppo in Senato, intervenendo a Stoccolma

Roma, 26 nov. - "Oltre 120 miliardi già stanziati, ma fermi. Italia Viva chiede al Governo di investirli. E di farlo subito. Con un Piano Shock con il quale individuiamo una serie di azioni concrete per far ripartire l'Italia. Rendendola un Paese che non lascia indietro nessuno. Partendo da scuole e ospedali, per i quali proponiamo 10 miliardi già destinati agli enti locali per realizzare edifici innovativi, sicuri e accessibili a tutti. E oltre 6 miliardi di euro sono pronti da spendere per le città e le periferie, insieme a 74 miliardi tra opere ferroviarie e stradali, compresi porti e aeroporti". È quanto dichiara la senatrice Laura Garavini, Vicepresidente vicario del gruppo di ItaliaViva, intervenendo a Stoccolma all'iniziativa di lancio del locale comitato di Italia Viva, promossa da Luca Malosti e da Massimo Cocco.

"Inoltre ci sono 25,9 miliardi sul dissesto idrogeologico, per la tutela dei nostri territori. Soldi che avevamo stanziato con i nostri Governi di centro sinistra, che non sono stati ancora spesi. Impieghiamoli per depuratori, per reti fognarie, per misure di prevenzione anti sisma. In una parola, per impedire di dover sempre rincorrere l'emergenza. Italia Viva è un movimento ecologista. Proponiamo misure precise e realizzabili, con una fiscalità ecologica con riduzione del cuneo fiscale per investimenti strutturali in economia circolare, con un piano di adattamento ai cambiamenti climatici e con investimenti di oltre 15 miliardi di euro per l'innovazione in campo energetico. Italia Viva nasce per proporre soluzioni concrete. E per farle realizzare" ha concluso Garavini.

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