Roma, 12 mag. – “Magistrati, sindacalisti, studenti, operai, semplici cittadini. Abbiamo un debito di verità nei confronti di tutte le persone uccise per mano del terrorismo. Come verso i tanti militari caduti. Donne e uomini di Stato, uccisi durante agguati, rapine o attentati, solo perché stavano facendo il loro dovere. Il nostro compito è fare il possibile affinché fatti così drammatici non si ripresentino più. E l’unico modo è lavorare sulla coscienza civile comune. Sensibilizzandola. Rifiutando qualsiasi forma di violenza. A partire da quella avallata dal populismo, che spesso ricorre ad un linguaggio prevaricatore che rende ancora più duro il contrasto politico. E istiga all’odio contro il singolo nemico”.

“La commemorazione delle vittime del terrorismo sia occasione per ribadire che il linguaggio violento non deve essere ammesso contro nessun avversario politico. E che un’idea forte non ha bisogno di esser urlata per essere divulgata. La buona politica conosce una sola arma. Quella del confronto democratico. Proprio come ci ha insegnato Aldo Moro”. Lo ha dichiarato la Senatrice Laura Garavini, Presidente Commissione Difesa e Vicepresidente vicaria gruppo Italia Viva-Psi, intervenendo in aula per la commemorazione delle vittime del terrorismo.