Roma, 3 sett. - "Semplificare, accelerare, sburocratizzare. Italia Viva lo chiede da mesi attraverso il 'Piano Shock'. E con questo decreto inizia a diventare realtà. Per sbloccare opere pubbliche per decine di miliardi di euro, ferme da anni per cavilli amministrativi. Una burocrazia più agile vuol dire anche un Paese più equo. E ora dobbiamo insistere su questa strada". Lo ha dichiarato la senatrice Laura Garavini, Vicepresidente vicaria gruppo Italia Viva-Psi, intervenendo nella discussione generale sul dl semplificazioni, in corso a Palazzo Madama. "Per uscire dalla crisi post-Covid dobbiamo snellire le procedure, e digitalizzare. Dando concretezza a quel piano per la digitalizzazione che avevamo ideato e lanciato con l'allora Governo Renzi attraverso l'Agenzia per la digitalizzazione e la app IO, che ora diventa realtà. Rendendo l'Italia più moderna. Senza guardare con diffidenza a ogni iniziativa che punti a superare le lungaggini. Come accaduto con l'emendamento 'sblocca-stadi' di Renzi, sul quale fa piacere che ci sia la convergenza di parte della maggioranza e anche di forze dell'opposizione". 

"Rispettare la legge non può voler dire impiegare decenni per avviare un cantiere pubblico. Né che un cittadino debba fare la spola tra decine di uffici per una pratica di pochi minuti. Sburocratizzazione non deve per forza far rima con illegalità. E legalità non deve per forza significare lentezza. Lo abbiamo già dimostrato in passato, sotto il Governo Renzi, con Expo2015 o con il Grande Pompei. Adesso bisogna riaprire i cantieri, costruire infrastrutture, realizzare collegamenti. Per proiettare l'Italia nel futuro che merita".

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