La Senatrice presentando la proposta dei parlamentari dem che per la prima volta in Italia fa ricorso al blockchain

Roma, 12 nov. - "Per la prima volta in Italia, la tecnologia del blockchain potrà essere applicata all'esercizio di un diritto. Quello del voto. Con questa riforma mettiamo finalmente in sicurezza il voto estero. Perché ne tuteliamo la trasparenza. Proteggendo al tempo stesso la segretezza. Il Partito Democratico è da sempre attento agli italiani nel mondo. Per questo motivo oggi più che mai sentiamo l'esigenza di difendere i nostri connazionali all'estero dal tentativo di soppressione della loro circoscrizione elettorale".

"La maggioranza annuncia di voler tagliare la rappresentanza estera senza tenere conto del numero degli italiani che risiedono oltre confine. I 5stelle intendono trasformare il voto estero in una pura opzione, attivabile solamente su richiesta. In questo scenario politico, come parlamentari democratici e come eletti all'estero, sentiamo il dovere di rimarcare con maggiore forza il ruolo centrale degli italiani all'estero. E rendere ancora più incisivo il loro diritto al voto, sancito dall'articolo 48 della Costituzione ".
È quanto dichiara la Senatrice PD Laura Garavini, Vicepresidente commissione Difesa e componente commissione Antimafia, presentando la proposta di riforma del voto estero del Partito Democratico in conferenza stampa presso la Camera dei Deputati insieme al'Onorevole Gennaro Migliore, Capogruppo PD in Commissione Affari Costituzionali già Sottosegretario alla Giustizia e ai parlamentari eletti all'estero del PD Francesco Giacobbe, Nicola Carè, Francesca La Marca, Angela Schirò, Massimo Ungaro.

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