Roma, 5 mag. – “Con l’avvio della Fase due, tre lavoratori su quattro, di quelli che riprenderanno servizio, sono uomini. Un dato che, confermato nel tempo, andrebbe a peggiorare ulteriormente la situazione lavorativa di tante donne, impegnate in modo più che proporzionale rispetto ai mariti e compagni maschi, nelle occupazioni domestiche o di cura della famiglia. Già prima dell’emergenza da covid-19 il tasso di occupazione femminile italiano in Italia era drammaticamente basso, con una media del 49,9 per cento a fronte di quella europea pari al 67,3 per cento".

"Ora il rischio è che a seguito della crisi economica generata dalla pandemia il gap tra occupazione maschile e femminile si amplifichi ulteriormente. Per questo, come Italia Viva, insieme alla Ministro Bonetti, insistiamo ulteriormente per maggiori investimenti a favore delle famiglie e dell’occupazione femminile. Solo sostenendo le famiglie nella cura dei figli e di eventuali familiari indigenti si può facilitare il lavoro delle donne. Questa è la leva che può fare del coronavirus un’opportunità per un cambio di passo nell’ottenimento della parità di genere”Lo ha dichiarato la Senatrice Laura Garavini, Presidente Commissione Difesa e Vicepresidente vicaria gruppo Italia Viva-Psi, intervenendo in videoconferenza all’incontro „Gli stati generali delle donne on line” promosso da Isa Maggi e Daniele Marconcini.

 

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