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Care amiche e cari amici in Europa,

concludo  la mia esperienza parlamentare con un sorriso sulle labbra e con tanta gratitudine nel cuore. Avrei voluto un risultato elettorale molto diverso per il Paese. Ma le decisioni delle elettrici e degli elettori vanno rispettate. Sempre.

Per me impegnarsi politicamente significa voler fare il bene della comunità, con coraggio e tenacia, con una visione di una società migliore, radicata nei propri valori. Poterlo fare in Parlamento è stato un grande privilegio. Ringrazio le elettrici e gli elettori che me l’hanno reso possibile.

Un ringraziamento particolare va a voi che mi siete stati accanto in tutti questi anni. Realizzare i propri obiettivi nella quotidianità dei lavori parlamentari richiede non solo passione e competenza ma anche tanta resilienza. Nel corso dei miei mandati mi ha aiutato molto essere in contatto diretto con voi, in innumerevoli iniziative ed incontri. Era quasi sempre una boccata di entusiasmo. Trasparenza e lo stretto legame con il mio elettorato sono stati per me sempre fondamentali.

In più di 700 newsletter vi ho informato mese dopo mese sul mio lavoro. Mi ricordo ancora, come se fosse ieri, quando vi ho scritto della mia avvenuta elezione e della ricerca di una scrivania nella giungla burocratica del Parlamento. Adesso chiudo la porta del mio ufficio e lo faccio con la serenità di chi, non solo ci ha messo tutto l’impegno che poteva, con giornate lavorative spesso di oltre 10 ore, ma anche con la consapevolezza di aver raggiunto qualche piccolo e forse anche grande risultato.

Prima di entrare in Parlamento avevo co-fondato l’iniziativa ‘Mafia? Nein, danke’ con la quale avevamo organizzato a Berlino la più grande ribellione alle estorsioni mafiose in Europa. In Parlamento ho potuto portare avanti il mio impegno per la legalità, adoperandomi in prima persona per il recepimento di importanti leggi contro la criminalità organizzata, sia a livello nazionale che internazionale. Ad esempio quella sul reciproco riconoscimento delle misure di confisca dei beni sequestrati alle mafie tra Stati europei. Come pure la previsione di Squadre investigative comuni. E durante il Semestre di presidenza italiana dell’Unione Europea, grazie al mio incarico di Presidente del Comitato contro l’espansione delle mafie all’estero, ho potuto dare ulteriori impulsi al contrasto internazionale delle organizzazioni a delinquere.

Una delle prime proposte di legge votata in Parlamento, a cui ho lavorato con passione, é stata ‘Controesodo’. L’abbiamo affinata via via, nel corso degli anni. Ancora oggi é in vigore ed ha permesso a tanti italiani di rientrare. Cosi come le misure ‘Resto al Sud’. Perché partire è un arricchimento. Ma è giusto potenziare le opportunità nel luogo di origine, così che possa essere attraente tornare. Sono contenta di aver contribuito a scrivere leggi così utili per tanti connazionali.

Grande motivo di soddisfazione é anche il fatto di aver previsto e rifinanziato il Fondo Cultura, nonostante i tagli del governo giallo-verde. In questo modo é stato possibile promuovere e potenziare sia i corsi di lingua per i figli dei nostri connazionali, che la rete di Istituti italiani di cultura all’estero. Strumenti insostituibili per la valorizzazione dell’italiano. E poi sono contenta di essere riuscita, sostanzialmente ogni anno, ad integrare le risorse per gli organi di rappresentanza di base e per le Camere di Commercio italiane all’estero, che svolgono un prezioso lavoro a favore di piccole e medie imprese. E rappresentano un fiore all’occhiello della promozione del migliore Made in Italy nel mondo.

Una delle battaglie più difficili per la nostra comunità all’estero é stata sicuramente reintrodurre, nel dicembre del 2020, l’esenzione Imu sull’immobile di proprietà in Italia (al 50% fisso ed un aggiuntivo 12,5% per il 2022) per i pensionati in convenzione internazionale. Una misura che non va solo a beneficio dei singoli contribuenti, ma che rappresenta una politica attiva contro lo spopolamento di aree interne, soprattutto al Sud.

Vado fiera di aver contribuito a rendere il nostro Paese più attento alla parità tra uomo e donna. Ad esempio all’inizio, avviando il percorso di riconoscimento del diritto di attribuzione del cognome materno ai propri figli - anche questa una delle prime proposte di legge da me presentata. Nel più recente passato con l’introduzione dell’assegno unico universale e delle misure del Family Act, volte a realizzare finalmente una migliore conciliazione tra famiglia e carriera professionale.

Sono orgogliosa di aver potuto rendere l’Italia un paese più moderno e più europeo anche sul fronte dei diritti civili, sostenendo e votando leggi come le unioni civili, il ‘dopo di noi’, il testamento biologico.

Un ulteriore traguardo é aver contribuito al riconoscimento della doppia cittadinanza alla maggior parte dei cittadini italiani residenti in Europa. Introducendo la possibilità di acquisire la cittadinanza del paese di residenza, senza per questo dovere rinunciare alla propria. Così da raggiungere un'Unione più integrata, attenta allo straordinario patrimonio culturale ed identitario di cui disponiamo. Così che nessuna/o di noi si debba sentire straniera/o, nel Paese in cui vive. Ed al tempo stesso non debba rinunciare alla propria identità, né alle proprie radici.

In tutti questi anni di attività parlamentare ci sono stati anche degli episodi poco simpatici. Ad esempio nel 2015, quando sono stata minacciata di morte da esponenti dell’estrema destra, dopo che avevo denunciato sull’Huffington Post la presenza su Facebook di profili inneggianti al fascismo. O quando l’allora Ministro dell’Interno, Roberto Maroni, minacciò di querelarmi perché avevo denunciato lo scarso impegno del suo Governo nel contrasto alle mafie al Nord. Ma in entrambi i casi sono contenta di aver agito così come ho fatto, senza tentennamenti.

Oggi continuo ad ambire ad un’Italia più giusta, più al passo con i tempi, capace di offrire migliori opportunità. Questo è, e rimane, il mio leitmotiv. Piccoli passi in questa direzione, ed alcuni anche grandi, siamo riusciti a compierli negli ultimi anni. Spero tanto che le nostre conquiste non vengano smantellate dal Governo entrante. Auguro alle colleghe ed ai colleghi che adesso siedono nel nuovo Parlamento, sensibilità e consapevolezza per l’importanza del loro operato. Così da non dimenticare che l’Italia è un Paese profondamente europeo e che la collocazione dell’Italia sta nel centro dell’Unione Europea.

Tra l’altro vado anche fiera di aver reso possibile il lavoro del Governo Draghi e di averlo difeso fino alle fine.

Insomma, sono stati anni intensi e belli. Durante i quali ho avuto modo di fare la mia parte per migliorare il Paese. Sono anni per i quali provo profonda gratitudine. Nei confronti dei miei elettori e di chi ha avuto fiducia in me, e mi ha assegnato via via incarichi di responsabilità.

Con questa mia ultima newsletter vorrei esprimere a tutte/i un grazie di cuore. Per la fiducia, la stima, il sostegno, l’affetto e l’amicizia che mi avete dimostrato in questi anni. E anche per i tanti bellissimi messaggi che mi state inviando in questi giorni.

Adesso comincia un nuovo capitolo della mia vita. Non so ancora dove ed in che modo si svilupperà. Ma guardo avanti, con l’ottimismo e la fiducia di sempre. La politica, per me, è fare del proprio meglio per migliorare ciò che ci circonda. Ed intorno a noi c'è un mondo ;) 

Grazie dal profondo del cuore

Laura

Laura Garavini
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Care democratiche e cari democratici in Europa,

 

dopo tre mesi di tira e molla, di voltafaccia imbarazzanti, di vergognosi insulti al Presidente Mattarella; dopo tre mesi di psicodrammi e di colpi di scena, alla fine Lega Nord e 5stelle si sono alleati e hanno costituito il Governo Conte. Che, prima ancora di insediarsi, ha già mandato in fumo 144 milioni di euro in soli tre giorni, attraverso l’aumento dello spread e il crollo delle borse provocati da inopportune dichiarazioni circa l‘intento di fare uscire l'Italia dall'euro. Ne ho parlato alla radio pubblica tedesca Deutschlandfunk (potete riascoltare cliccando qui), alla radio pubblica svizzera (potete riascoltare cliccando qui) e al TG Tagesthemen (potete vedere cliccando qui dal minuto 6.10). Questi alleati di governo sono irresponsabili. Il caos di questi giorni è soltanto un assaggio di ciò a cui l‘Italia e l‘Europa si dovranno abituare nei prossimi mesi. Giocano con il futuro dell‘Italia e dell‘Europa.

Europa, Europa ed ancora Europa
 
Vogliono portarci fuori dall'Europa? E noi rispondiamo puntando ancora più fermamente sull‘Unione Europea, un’UE che vogliamo rendere più giusta, più solidale e più forte. Perchè solo insieme all’Europa è pensabile di riuscire a superare la crisi, in cui ancora purtroppo ci troviamo. E allora mettiamo l'Europa al centro del nostro agire. Quella stessa Europa che, da oltre sessanta anni, garantisce pace, sviluppo e maggiori diritti. Dove i nostri figli sono cresciuti e viaggiano liberamente. Dove civiltà, cultura e progresso sono valori reali. Non li diamo per scontati. L’Europa va migliorata, resa più equa. Raccogliamo tutte le forze europeiste e repubblicane in Italia per dare nuove speranze al Paese. E per elaborare insieme dei progetti politici, per un Paese di crescita, più equa. Con un chiaro profilo europeista. Ne ho parlato in un mio articolo, uscito sull‘Huffington Post in questi giorni.
 
Viva L'Italia! Viva la Repubblica!
 
Settantadue anni fa gli italiani e - per la prima volta - le italiane votarono per la Repubblica. E, così facendo, scelsero di consegnare alle nuove generazioni i valori della libertà, della democrazia, dell'uguaglianza. Festeggiando ogni anno la ricorrenza del 2 giugno non stiamo solamente celebrando un momento commemorativo del passato. Al contrario, stiamo rinnovando le ragioni del nostro stare insieme oggi. Ora più che mai, siamo tutti chiamati a difendere e sostenere gli ideali che hanno portato il nostro popolo a votare per l'Italia Repubblicana. Siamo realmente liberi, realmente democratici, quando ci impegniamo a rinnovare ogni momento la nostra fedeltà ai principi di pluralità, di sussidiarietà, di reciprocità. L'ho detto intervenendo a Zurigo, in occasione delle celebrazioni per la Festa della Repubblica
 
La legalità è donna...
 
Aumentano le donne che hanno il coraggio di ribellarsi alle mafie. Denunciando anche padri, fratelli, mariti. Il che rappresenta una novità e un importante segno di speranza. Perchè dimostra quanto la cultura della legalità possa smantellare concretamente metastasi arcaiche. Ne ho parlato all'università di Lipsia, intervenendo all’incontro ‘Donne e mafia’, organizzato da Nicole Rundo.
 
...e anche la cultura
 
Le donne, all’estero, sono protagoniste nella promozione culturale. Spesso promuovono eventi e rassegne in grado di mantenere unite le nostre comunità. Ne è un bell'esempio anche il Festival della Poesia Europea di Francoforte, dove sono intervenuta per dare il via alle iniziative promosse in Germania in occasione della rassegna 'Matera Cittá della cultura 2019'. Anche qui è una donna lo spirito propulsore: Marcella Continanza, un vulcano di idee e di relazioni umane, da anni impegnata a promuovere poeti ed artisti in Europa.
 
Con i circoli Pd Europa riuniti a Francoforte
 
Il Governo giallo verde che si sta delineando rischia di compromettere tutti i risultati che siamo riusciti a conseguire negli ultimi quattro anni attraverso le riforme che abbiamo faticosamente approvato. E soprattutto rischia di distruggere la cosa più preziosa che avevamo conseguito: lo standing positivo dell‘Italia nel mondo. Ciò che eravamo riusciti a raggiungere con il nostro buon governo, sconfiggendo politicamente Berlusconi, e ridando ossigeno alla crescita ed alla occupazione, rischia di essere totalmente spazzato via. Adesso credo che ci aspetti una fase molto difficile. Una fase nella quale siamo chiamati a fare opposizione. Una opposizione dura, ma sui contenuti. Una opposizione che denuncia le loro incoerenze e le loro incapacità. E che sviluppa dei progetti politici alternativi che possano dare nuova speranza al Paese. Ecco che il ruolo dei circoli PD ed il ruolo di tutti coloro che si identificano nel PD, sui territori, diventa ancora più importante. Anche in questa fase di opposizione. Lo ho detto intervenendo all'assemblea dei circoli PD a Francoforte.
 
Paese che vai, comunità che trovi
 
È sempre un piacere conoscere ed incontrare le nostre comunità. In queste settimane  in cui 5stelle e Lega ci hanno costretto al blocco del Parlamento, ne ho approfittato per realizzare diversi incontri. Sono stata a Bucarest, in Romania, per seguire i lavori della continentale europea del Cgie. Sono stata anche a Tirana, in Albania, dove mi sono confrontata con diversi medici e chirurghi, sulla opportunità di introdurre il reciproco riconoscimento di titoli di laurea e di specializzazione in discipline scientifiche. Poi mi sono recata a Zurigo, a Basilea, a San Gallo, in Lussemburgo. E poi a Berna. Sempre al fianco dei nostri connazionali, per ascoltare e confrontarsi. Grazie della calorosa accoglienza.
 
Mi preme dialogare con i miei elettori. Per questo, accanto alla newsletter, prevedo di organizzare delle dirette Facebook dal mio profilo Laura Garavini. In maniera tale da potere rispondere in tempo reale alle domande che vorrete pormi. A presto!
 
Roma, 1 giugno 2018
 

 
 
 
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