Roma, 12 giu. "Sul sito dell’Agenzia delle Entrate è disponibile il modello per regolarizzare le somme  non dichiarate in Italia ma detenute su conti correnti e su libretti di risparmio all’estero – nonché proventi derivanti da vendita di immobili detenuti all’estero – da parte di frontalieri e iscritti all’Aire che siano rientrati in Italia e non abbiano adempiuto alla corretta dichiarazione dei redditi nel periodo dal 2007 al 2016.

In base al principio adottato dal sistema tributario italiano della “World Wide Taxation”, i residenti  fiscali in Italia (tra i quali ex Aire e frontalieri) devono dichiarare i loro redditi “mondiali” in Italia anche se hanno già pagato le tasse nel Paese dove hanno prodotto il reddito ( i frontalieri in Svizzera sono quelli maggiormente interessati da questo provvedimento). In base alla legge italiana infatti le tasse pagate all’estero verranno poi dedotte dalle tasse italiane. La dichiarazione dei redditi sui proventi conseguiti all’estero deve essere fatta annualmente altrimenti si incorre in sanzioni.

Proprio per evitare che questo accada, grazie ad un intervento del PD in occasione dell’ultima legge di bilancio, si è prevista una sanatoria per regolarizzare tutti coloro che dal 2007 al 2016, sebbene fiscalmente residenti in Italia, non abbiano presentato la dichiarazione dei redditi in Italia sui redditi conseguiti e detenuti all’estero. La procedura di regolarizzazione prevede il versamento del 3 per cento, a titolo di imposte, sanzioni ed interessi, del valore delle attività e della giacenza al 31 dicembre 2016. Il termine ultimo per l’invio del modello è il prossimo 31 luglio.

Il software è intitolato “Istanza di regolarizzazione attività depositate e somme detenute all’estero” ed è accessibile al seguente indirizzo web dell’Agenzia delle Entrate:

http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/content/nsilib/nsi/schede/istanze/regolarizzazione+attivita+finanziarie+all+estero+per+ex+frontalieri+ex+aire/sw+compilazione+ex+aire

É consigliabile verificare i propri obblighi od eventuali violazioni fiscali presso esperti della materia (CAF, patronati, commercialisti).