Roma, 24 dic. – “Una manovra di bilancio avara ed amara per gli italiani all’estero, anche in materia di sicurezza sociale. Il maxiemendamento approvato dal Senato, che sarà votato definitivamente dalla Camera a fine anno, ignora le rivendicazioni dei nostri connazionali e rimanda a futuri decreti le promesse sull'aumento dell’importo dell’integrazione al minimo e sull'introduzione della flessibilità dell’età pensionabile (Quota 100 ed Opzione donna)”. 

“Così come è scritta la legge di Bilancio non chiarisce se la cosiddetta pensione di cittadinanza di 780 euro verrà erogata a chi ne avrà diritto, pur risiedendo fuori dal territorio nazionale. Forte è il rischio che venga considerata beneficio assistenziale e quindi subordinata alla residenza in Italia. Inoltre non dice se la proroga dell’Opzione donna - cioè la possibilità per le donne di andare in pensione anticipatamente - sarà estesa anche alle donne residenti all'estero. Ed infine la manovra non chiarisce se la Quota 100 (vale a dire la possibilità di andare in pensione a 62 anni di età con 38 anni di contributi) potrà essere maturata con il meccanismo della totalizzazione in convenzione (noi riteniamo di sì in virtù del diritto e delle convenzioni internazionali) oppure no”.

“La maggioranza gialloverde poi non ha preso in nessuna considerazione le nostre richieste, né per una attesa e necessaria sanatoria degli indebiti pensionistici per decine di migliaia di pensionati italiani residenti all'estero né tantomeno per un aumento degli importi delle pensioni in convenzione, attualmente molto bassi”.

“Insomma in un momento in cui ci si interroga con inquietudine e preoccupazione in merito alle politiche  a favore delle istanze e dei diritti dei nostri connazionali, giungono purtroppo da questo Governo, in materia di tutela socio-previdenziale, segnali di distacco ed indifferenza. Ci attiveremo con determinazione nei prossimi mesi per  sensibilizzare il Governo gialloverde ed il Parlamento per una maggiore attenzione e per interventi concreti al fine di migliorare la tutela socio-previdenziale degli italiani residenti all'estero”.