Roma, 7 mar. - "Non può essere una festa per la donna, finché permangono le diseguaglianze di genere in atto. I dati ci raccontano un'Italia ancora troppo arretrata dal punto di vista della parità tra sessi. Sia in termini salariali che di opportunità occupazionali, che di conciliazione tra carriera e genitorialità. Siamo un Paese nel quale è troppo difficoltoso conciliare la vita familiare con quella lavorativa. Con la triste conseguenza che, sempre più frequentemente, le donne italiane, una volta diventate madri, sono costrette a sacrificare il proprio posto di lavoro. Scontrandosi con tutta una serie di difficoltà che spesso precludono loro la possibilità di rientrare nel mercato del lavoro dopo la maternità. E non è un caso che molte giovani donne, consapevoli di queste difficoltà, sempre più frequentemente rinunciano alla maternità, determinando un crollo delle nascite nel nostro Paese".

"Proprio per riconoscere invece il grande valore della maternità e favorirla ho presentato una proposta di legge che mira a riconoscere contributi previdenziali alle mamme, per i figli concepiti, sulla scia di quanto avviene in alcuni paesi europei come ad esempio la Francia, che  non a caso presenta uno dei tassi di natalità maggiori. Essere donna è un valore aggiunto. Anche per la società. Non solo l'8 marzo". È quanto dichiara la Senatrice PD Laura Garavini, Vicepresidente Commissione Difesa.