La Senatrice intervenendo a Memmingen, a sostegno del candidato SPD Francesco Abate

Roma, 15 mag. - "L'attuale conduzione politica in Italia deve servire da monito alle prossime europee per non votare forze politiche populiste ed antieuropeiste". Lo ha detto Laura Garavini, Senatrice Pd, intervenendo a Memmingen a sostegno della candidatura di Francesco Abate alle Europee nelle fila della SPD. "Ad un anno dall'entrata in carica del Governo Conte - ha proseguito la senatrice Pd - il paese sta vivendo quotidiani episodi di neo fascismo, spesso giustificati - se non addirittura lodati - da esponenti del Governo. Inoltre sta diffondensosi un clima di frustrazione rancorosa e di paura. Sono gli stessi ministri a individuare sempre nuovi capri espiatori contro cui fomentare odio: i migranti, le istituzioni, l'Europa, gli avversari politici, le minoranze".

"Nel frattempo il Paese è sull'orlo di una recessione economica. Nel giro di appena un anno si è passati da una crescita attorno all'1,4 % - la più alta degli ultimi sette anni - allo 0,4% di questi giorni, ultimi in Europa. L'economia è praticamente ferma. Intanto, dopo anni in cui avevamo ridotto il debito pubblico di oltre 43 miliardi di euro, adesso é tornato a crescere paurosamente. Unico paese in Europa". "Gli ordinativi dell'industria sono calati in soli dodici mesi del 7,3% e lasciano presagire ulteriori prossimi licenziamenti. Peggiorando ulteriormente il tasso di disoccupazione, che già adesso è tornato a salire oltre l'11%. Il costo del denaro in Italia è di nuovo molto più alto che altrove, a causa del crollo di credibilità del paese. Un imprenditore che chieda un credito in banca in Italia deve pagare oggi, a causa dell'impennata dello spread, oltre il 5% di interessi, mentre in Germania dovrebbe pagare appena l'1,5%. Il chè determina un crollo degli investimenti, della produzione, della crescita e quindi la conseguente perdita di posti di lavoro".

"Anche il mercato degli immobili, tradizionale colonna portante dell'economia italiana, è di nuovo fermo in Italia. A livello internazionale l'Italia è più isolata che mai. Gli alleati a livello europeo sono proprio quei sovranisti che di fatto ci avevano chiuso la porta in faccia quando si trattava di accogliere migranti, Ungheria in testa. Dunque non credo che possano evolversi chissà quali collaborazioni con loro. Mi auguro - ha concluso la parlamentare Pd - che gli elettori sapranno trarre lezione da questi fatti, in Italia ed in Europa. Chi fomenta le paure, facendo finta di essere il più forte, è solo capace di mandare a rotoli paesi nel giro di pochissimo tempo".

 

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