Roma, 5 lug. - "Con la recente approvazione del Decreto Crescita si è aggiornato il sistema di agevolazioni fiscali a favore dei lavoratori che decidono di rientrare in Italia. I nuovi benefici fiscali potranno essere usufruiti da coloro che rientrano a partire dall'anno prossimo, andando a modificare la legge Controesodo e i successivi suoi aggiornamenti. (articolo 16 del decreto legislativo numero 147 del 2015, e  quello del rientro dei cervelli previsto dall'articolo 44 del DL numero 78 del 2010). In sintesi i nuovi benefici saranno i seguenti:

per i lavoratori rimpatriati che trasferiscono la loro residenza in Italia a partire dall'anno 2020 si incrementa dal 50 al 70 per cento la riduzione dell'imponibile sui redditi prodotti in Italia;

se il trasferimento della residenza e la nuova attività hanno luogo in una delle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna e Sicilia) l'agevolazione è elevata al 90 per cento; 

si estende il regime di favore anche ai lavoratori che avviano un'attività d'impresa a partire dal 2020; 

si prevedono le agevolazioni fiscali per ulteriori 5 periodi d'imposta in presenza di specifiche condizioni (numero di figli minorenni, acquisto dell'unità immobiliare di tipo residenziale in Italia, trasferimento della residenza in regioni del Mezzogiorno);

si introduce una specifica disciplina volta a consentire l'accesso alle agevolazioni fiscali anche per gli italiani residenti all'estero non iscritti all'Anagrafe degli italiani residenti all'estero (AIRE) che rientreranno in Italia a condizione che abbiano avuto la residenza in un altro Stato ai sensi di una convenzione contro le doppie imposizioni sui redditi nei due periodi di imposta precedenti il trasferimento in Italia".

"Invece con riferimento ai docenti e ricercatori che trasferiscono la residenza in Italia a partire dall'anno 2020:  si incrementa da 4 a 6 anni la durata del regime di favore fiscale che rimane tuttavia pari al 90% di sconto sull'imponibile; si prolunga la durata dell'agevolazione fiscale a 8, 11 e 13 anni, in presenza di specifiche condizioni (numero di figli minorenni e acquisto dell'unità immobiliare di tipo residenziale in Italia); come per i lavoratori rimpatriati anche per docenti e ricercatori non iscritti all'AIRE è prevista una specifica disciplina volta a consentire l'accesso alle agevolazioni fiscali se rientreranno in Italia a decorrere dal 2020 a condizione che abbiano avuto la residenza in un altro Stato ai sensi di una convenzione contro le doppie imposizioni sui redditi nei due periodi di imposta precedenti il trasferimento in Italia".

"Il Governo non ha accolto le nostre proposte emendative al Decreto Crescita con le quali chiedevamo di estendere le nuove disposizioni più favorevoli anche ai lavoratori, docenti e ricercatori già rientrati e disciplinati dalla precedente normativa. Purtroppo il Governo ha così creato una disparità di trattamento fiscale tra lavoratori già rientrati entro il 2019 e quelli che invece rientreranno a partire dal 2020, a favore di questi ultimi".