Roma, 30 giu. – “Quanto accaduto nel Mar Nero rappresenta l’ennesima dimostrazione di quanto la politica estera del Cremlino stia diventando sempre più aggressiva. Non è ammissibile che i caccia russi si sentano liberi di simulare un attacco ai danni di una nave militare appartenente a un paese europeo. Sia perché rappresenta un atto di ostilità, sia pur mascherato da avvertimento, come è stato definito dalla Difesa russa. Sia perché con il loro gesto i piloti russi hanno messo a repentaglio la sicurezza del personale di bordo della fregata olandese. Per di più mentre la nave si trovava in acque internazionali. La Russia non può pretendere, con atti di forza, che la comunità internazionale riconosca l’occupazione della Crimea. Né tantomeno può comportarsi come se le acque di quel Paese fossero un proprio confine da difendere con l’uso dei propri cacciabombardieri. Lo dichiara la senatrice Laura Garavini, Vicepresidente commissione Esteri.