Roma, 28 lug. - "Il contrasto alle mafie deve molto all'eredità del giudice Rocco Chinnici. A lui dobbiamo non solo l'intuizione del pool antimafia. Ma una vera e propria visione d'insieme molto più consapevole dell'organizzazione criminale. Intesa come una ragnatela tra diverse componenti della società. Chinnici ha avuto il merito di aver indicato per primo la pericolosità insita nella capacità delle mafie di infiltrarsi e creare collegamenti tra imprenditoria, finanza, politica. A 38 anni dall'esplosione in cui morirono il giudice, i carabinieri di scorta, il maresciallo Mario Trapassi, l’appuntato Salvatore Bartolotta e il portiere dello stabile Stefano Li Sacchi, rimane intatto il valore dell’appassionato impegno di Chinnici. L'alto senso civico che ha contraddistinto il suo operato rappresenta ancora oggi un esempio per la coscienza civile collettiva". Lo dichiara la senatrice Laura Garavini, Vicepresidente commissione esteri, già componente commissione Antimafia.