Roma, 30 ago. - "Il mio pensiero alle vittime della tragedia di Mattmark e ai loro cari. Il 30 agosto 1965, 88 lavoratori, di cui 56 italiani, morirono nel crollo della diga che stavano costruendo nel Vallese, in Svizzera. Nostri connazionali che erano partiti in cerca di lavoro e prospettive. Un dramma che ha ferito profondamente la storia della nostra emigrazione. E che abbiamo il dovere di ricordare promuovendo attivamente il rispetto delle regole di sicurezza sul lavoro. È il miglior ricordo che possiamo portare alla memoria delle vittime". Lo dichiara la senatrice Laura Garavini, Vicepresidente della Commissione Esteri.

Roma, 23 ago. - "La drammatica escalation afghana impone una risposta da parte dell'Unione Europea. Soprattutto in termini di sicurezza e di protezione. Ecco perché bisogna prevedere dei corridoi umanitari europei, senza lasciarsi intimorire da posizioni contrarie da parte di singoli Paesi come Austria, Ungheria e Slovenia". "È altrettanto necessario organizzarsi sin da ora per prevedere aiuti anche per i rifugiati che troveranno riparo in paesi vicini all'Afghanistan. Per evitare che si verifichi una catastrofe umanitaria nelle prossime settimane". Dal punto di vista della sicurezza, bisogna evitare che l'Afghanistan torni ad essere meta per terroristi da tutto il mondo. Come Italia, forti di una nuova leadership autorevole in Europa nello scenario internazionale, dobbiamo insistere sulla via seguita proficuamente dal governo. Continuando a lavorare affinché il G20 sia occasione per rafforzare le politiche globali di contrasto e prevenzione del terrorismo e sia strumento per la stabilizzazione dell’Afghanistan". Lo ha dichiarato la senatrice Laura Garavini, Vicepresidente della Commissione Esteri, intervenendo in audizione con i ministri Di Maio e Guerini.

Roma, 18 ago. - "La strage di Vergarolla rappresenta una pagina dolorosa del nostro dopoguerra, sia italiano che europeo. Un dramma ancora troppo poco conosciuto dall’opinione pubblica. Ma la cui consapevolezza deve essere invece promossa come monito contro divisioni etniche e culturali. Se oggi, a settantacinque anni di distanza, rendiamo onore alla memoria delle vittime di Vergarolla lo dobbiamo anche al prezioso impegno per la memoria portato avanti dall’Associazione Italiani di Pola e Istria – Libero Comune di Pola in Esilio, in collaborazione con la Comunità degli Italiani di Pola. A loro va il mio profondo ringraziamento". "L'esplosione dolosa sulla spiaggia di Pola quel 18 agosto 1946 costò la vita a oltre 100 persone. Per un terzo minori e bambini. Vittime innocenti dell'odio. Dilaniate da alcune mine accatastate dagli alleati e utilizzate, secondo gli storici, dai servizi segreti jugoslavi in un’azione pianificata. Con l'obiettivo di terrorizzare la comunità italiana residente a Pola. Colpevole solo di aver raccolto le firme contro l’assegnazione della città alla Yugoslavia, discussa in quei giorni alla Conferenza di pace di Parigi".
"Tutto questo ci ricorda che cosa fosse l'Europa prima di diventare l'Unione. Un continente dilaniato da guerre e violenza. Esattamente l'opposto di quello che rappresenta oggi. Ossia il più grande spazio di tutela dei diritti e rispetto della pace. Un risultato che abbiamo ottenuto proprio unendo le nostre culture. E mettendo da parte odio e divisioni. Anche per non ripetere drammi come quello di Vergarolla, dobbiamo contrastare quei movimenti populisti e di estrema destra che cercano di fomentare intolleranza e nazionalismi. Perfino all'interno dello stesso territorio europeo". Lo dichiara la senatrice Laura Garavini, Vicepresidente della Commissione Esteri e Vicecapogruppo vicaria Italia Viva-Psi.

Roma, 16 ago. - "Pur nel rispetto delle scelte dei nostri alleati, come Italia Viva abbiamo espresso fin da subito la nostra preoccupazione per la fine della missione in Afghanistan. Manifestando i nostri dubbi anche nell'aula del Senato. Spiace dover purtroppo appurare che l'attualità ci sta dando ragione. Il mio pensiero in queste ore va alle donne afghane. Ai giovani. Alla società civile. A tutte quelle persone che, nei venti anni a Herat, abbiamo assistito grazie alla dedizione dei nostri militari. E che ora si vedono ripiombare in un incubo di violenza. Il popolo afghano non merita questo. È importante che l'Italia si pronunci in Europa per una risposta unitaria. Che preveda il diritto d'asilo per le persone in fuga dalle violenze. E che ponga particolare attenzione alla lotta al terrorismo. Le conseguenze di quanto sta accadendo in Afghanistan rischiano di avere ripercussioni sul territorio europeo". Lo dichiara la senatrice Laura Garavini, Vicepresidente della Commissione Esteri.

Roma, 8 ago. - "Diritto al lavoro. E ad un lavoro sicuro. Anche al di fuori del proprio Paese. Ci parla di questo, la tragedia di Marcinelle. Di cui quest’anno ricorre il 65’ anniversario. In ricordo dei 136 nostri connazionali, che insieme ad altri 126 minatori, morirono a causa di un tragico incidente nel Bois du Cazier, la miniera di carbone in Belgio, vicino a Charleroi. Una ferita indelebile per il nostro Paese. Che ha segnato una delle pagine più dolorose della nostra storia migratoria. Al punto da venire individuata come ‘Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo". “Siamo un popolo di migranti. Lo siamo stati in passato, così come continuiamo ad esserlo ancora oggi. Commemorare la strage di Marcinelle vuol dire celebrare quei giovani uomini che, l’8 agosto del 1956, morirono in miniera. Ma significa anche ribadire quanto sia necessario, ancora oggi, battersi per condizioni di lavoro in sicurezza. In Italia e nel mondo. Ecco la lezione senza tempo che, a distanza di 65 anni, la tragedia di Marcinelle continua a tramandarci". Lo dichiara la senatrice Laura Garavini, Vicepresidente della Commissione Esteri.

La Vicecapogruppo chiede il voto per parti separate e annuncia l'astensione sulla scheda 48, relativa alla Guardia costiera libica

Roma, 4 ago. - "La posizione di Italia Viva rimane coerente con quanto già espresso nei lavori della commissione Esteri. Votiamo a favore e sosteniamo convintamente le Missioni internazionali. Perché rappresenta uno strumento per dare garanzia di sicurezza a tutte le donne e gli uomini impegnati nei nostri contingenti esteri. E per promuovere stabilità e pace nei territori più difficili del mondo. Con la stessa determinazione, però, diciamo che il nostro impegno in Libia va rivisto e ripensato. Sosteniamo la presenza italiana nel territorio libico. Perché un nostro allontanamento vorrebbe dire creare ulteriore instabilità nel Mediterraneo. E offrire spazio all’irruente protagonismo di forze straniere esterne che cercano di approfittare della fragilità libica". Lo ha dichiarato la senatrice Laura Garavini, Vicecapogruppo vicaria Italia Viva-Psi e Vicepresidente commissione Esteri, intervenendo in dichiarazione di voto.

Roma, 5 ago. - "Con l'arresto di Domenico Paviglianiti lo Stato riafferma la sua presenza. Un risultato importante, reso possibile solamente grazie alla collaborazione internazionale tra forze inquirenti. Grazie ai carabinieri di Bologna, alla polizia spagnola e ad Eurojust per aver consegnato alla giustizia il boss della ‘Ndrangheta reggina. Ora è importante chiarire i contorni della sua latitanza. Chi ha reso possibile la sua fuga e chi lo ha coperto in questi anni in Spagna". Lo dichiara la senatrice Laura Garavini, Vicepresidente commissione Esteri, già componente commissione Antimafia.

 

La Vicecapogruppo vicaria Italia Viva-Psi intervenendo in dichiarazione di voto

Roma, 3 ago. - "Il grave attacco hacker in corso da giorni ai danni della Regione Lazio conferma l'urgenza di una strategia nazionale di cyber security. L'ombra di una matrice terroristica e l'incertezza sull'uso criminale che potrà essere fatto dei dati trafugati sono emblema di quanto la criminalità cibernetica rappresenti un pericolo concreto per le strutture nevralgiche del Paese. Non possiamo più permettere che un'aggressione blocchi la possibilità di accedere a servizi essenziali. Come è appunto la prenotazione dei vaccini in questa fase storica. Negando quindi di fatto l'esercizio del diritto alla salute". Lo ha dichiarato la senatrice Laura Garavini, Vicecapogruppo vicaria Italia Viva-Psi, intervenendo nell'aula del Senato in discussione generale.
"Preservare la sicurezza digitale vuol dire, oggi, preservare democrazia e diritti. Ecco perché, come Italia Viva, votiamo convintamente a favore del decreto sulla cyber security e dell'istituzione di un'agenzia nazionale. Alla quale assegnare il compito di prevenire e contrastare i reati informatici. Assicurando così stesso la nostra sicurezza nazionale. Una struttura che, diversamente da quella immaginata da Conte, sarà indipendente dai nostri servizi. E quindi più agile e rapida nelle decisioni e nella possibilità di azione. In linea con l'Italia del futuro che stiamo costruendo con questo Governo. Moderna ed efficiente. Orientata alle nuove tecnologie e allo stesso tempo attenta alla tutela delle cittadine e dei cittadini. In questo modo - ha concluso la senatrice, l'innovazione diventa realmente sinonimo di progresso".

Roma, 4 ago. - "L'allarme lanciato in queste ore dalle società di sicurezza informatiche olandesi, sulla necessità di un loro intervento a livello governativo contro l'assedio hacker, conferma quanto sia opportuna l'istituzione dell’Agenzia nazionale per la cyber security nel nostro paese. Adesso possibile grazie al voto finale di ieri in Senato e dalla volontà di Governo e Parlamento. Il rischio di crisi nazionale in queste ore, in Olanda, è l’ennesima dimostrazione di quanto sia urgente creare una struttura rapida, efficiente, direttamente collegata alla Presidenza del Consiglio e in grado di intervenire in maniera tempestiva. Non si poteva continuare ad affidare la sicurezza nazionale delle architetture informatiche alla sola polizia postale o alla consulenza di singole aziende private. I settori strategici del Paese si muovono ormai sulla rete digitale. Di conseguenza, la messa in sicurezza dei dati è il bene più prezioso. Da tutelare rispetto a chi mira a destabilizzare una democrazia". Lo dichiara la senatrice Laura Garvaini, Vicepresidente commissione Esteri e Vicecapogruppo vicaria Italia Viva-Psi.

Roma, 3 ago. - "La repressione in Bielorussia diventa sempre più cruenta. La tragica vicenda dell'attivista Vitaly Shishov, trovato impiccato in un parco, merita chiarezza e verità. Non possiamo assistere alla sistematica violazione dei diritti umani più fondamentali. Non possiamo accettare che i dissidenti, per rimanere in vita, debbano scappare dal proprio paese. Come sta accadendo in queste ore all'atleta Krystsina Tsimanouskaya, impegnata nei Giochi olimpici di Tokyo 2020, che ha ottenuto un visto umanitario dalla Polonia per lasciare definitivamente la Bielorussia e continuare la sua carriera senza subire ritorsioni". Lo dichiara la senatrice Laura Garavini, Vicepresidente commissione Esteri.

Roma, 2 ago. – “Quarantuno anni fa il più efferato atto stragista della storia repubblicana. L’esplosione del 2 agosto 1980 alla Stazione di Bologna rimane una ferita aperta per il nostro Paese. L'auspicio è che il nuovo processo faccia finalmente luce su mandanti ed esecutori. Per dare, una volta per tutte, giustizia alla memoria delle 85 vittime”. Lo dichiara la senatrice Laura Garavini, Vicepresidente commissione Esteri e Vicecapogruppo vicaria Italia Viva-Psi.