Roma, 1 giu. – "La Consulta ha espresso parole chiare. Ribadendo la discriminazione implicita nell’automatismo del solo cognome materno. E indicando la necessità che figli dello stesso nucleo abbiano il medesimo cognome, per evitare differenze tra sorelle e fratelli e mantenere la funzione identificativa del nome di famiglia. Ora tocca al Parlamento dare la cornice legislativa. È tempo che si approvi la legge sul cognome materno". 

"Io stessa sono promotrice di un disegno di legge in merito, ripresentato in Senato all’inizio di questa legislatura ma depositato la prima volta nel 2014 alla Camera. In questi anni mi sono scontrata contro ritrosie figlie di una visione della società arcaica e patriarcale. Si è rimandato troppo a lungo su questo tema, tanto che alla fine è dovuta intervenire la Consulta. Ora le istituzioni dimostrino di essere all’altezza dei tempi e colmino l’attuale gap genitoriale, votando e approvando la legge sul cognome materno prima che termini la legislatura”. Lo dichiara la senatrice Laura Garavini, Vicepresidente commissione Esteri e Vicecapogruppo vicaria Italia Viva – Psi.