Roma, 5 lug. - "L'inflazione e l'aumento del costo della vita pesano sulle tasche degli italiani. Un'instabilità che é ancora più gravosa per i lavoratori sottoposti ad un'ulteriore incertezza, quella del cambio della valuta. Come accade agli impiegati dei consolati italiani in Svizzera, soprattutto quelli a contratto locale, che ricevono dal Maeci lo stipendio in euro e devono poi fare i conti con il forte rincaro dei prezzi in franchi svizzeri. Ecco perché é condivisibile l'appello del sindacato Confsal Unsa Esteri. Che, con una nota ufficiale del proprio coordinamento elvetico, chiede alla Farnesina il pagamento degli stipendi in valuta locale e l'adeguamento al costo della vita del paese di riferimento nel rispetto della legge Ciprini, che disciplina il personale assunto a contratto dalle rappresentanze diplomatico-consolari". Lo dichiara la senatrice Laura Garavini, Vicepresidente Commissione Esteri e Vicecapogruppo vicaria Italia Viva-Psi.