Roma, 12 nov. - "Quindici anni fa, l'attentato più grave ai danni dei contingenti italiani all'estero. L'Italia ha un grande debito nei confronti dei nostri diciannove uomini caduti a Nassirya. Persone valorose, che hanno pagato con la propria vita la loro dedizione al servizio del Paese e per la pace nel mondo. Alle loro famiglie va il sostegno e l'abbraccio ideale delle istituzioni. Non solo oggi, ma sempre". Chi ci ha attaccato voleva colpire il nostro spirito di pace e collaborazione. Quello con il quale l'Italia affronta e sostiene da sempre le sue missioni di pace nel mondo. Ma non ci è riuscito. Il tragico attentato di Nassirya non ha indebolito la determinazione del nostro Paese nel favorire il dialogo tra i popoli e la rinascita di quei territori ingiustamente colpiti da guerre e devastazioni".

"Al contrario, ha rafforzato ulteriormente lo spirito di dedizione che contraddistingue le nostre donne e i nostri uomini, sia militari che civili, impegnati nelle aree di crisi del mondo. I nostri militari in prima linea per la riaffermazione della pace e della stabilità sono l'orgoglio del Paese. E la dimostrazione che le missioni di pacificazione devono essere sostenute come antidoto alle guerre e alle violenze". È quanto dichiara la Senatrice PD Laura Garavini, Vicepresidente commissione Difesa e componente commissione Antimafia.