Roma, 24 gen. – “Con il voto di oggi per il Quirinale, inizia una partita complessa e ambiziosa. Come grandi elettori siamo chiamati a trovare un successore che sappia raccogliere l'eredità di Sergio Mattarella, in questi anni garante delle istituzioni anche nelle fasi più difficili. E che assicuri, al tempo stesso, la stabilità e l'autorevolezza internazionale necessarie per portare a termine il processo di ricostruzione che il Paese ha intrapreso. Il premier Draghi riassume in sé queste caratteristiche e può essere il migliore interlocutore, sia per il proseguio del suo attuale incarico, sia per la Presidenza della Repubblica”.

“Ruolo quest’ultimo, che dovrebbe essere coniugato ad un accordo di legislatura. Per garantire stabilità al Paese e per la effettiva realizzazione delle opere del Pnrr. Diversamente, il Paese rischierebbe di disperdere il lavoro svolto finora. I prossimi sette anni saranno fondamentali per l'Italia. Non possiamo permettere che la scelta del Capo dello Stato sia legata a logiche di partito o di coalizione. Per questo, ci aspettiamo un atteggiamento costruttivo da parte di tutte le forze politiche. In maniera tale da giungere a un profilo condiviso. E autorevole”. Lo dichiara la senatrice Laura Garavini, Vicecapogruppo vicaria Italia Viva-Psi e Vicepresidente commissione Esteri.

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