Roma, 6 apr. - "È importante che Leonardo chiarisca se effettivamente l'ex premier Massimo D'Alema era autorizzato da Leonardo a trattare con il governo colombiano per la vendita di armamenti. Così come riteniamo altrettanto opportuno che in sede di audizione si definisca anche la cornice legale nell'ambito della quale si è potuta concretizzare questa collaborazione. In particolare, ciò che chiediamo a Leonardo è di chiarire se l'iniziativa commerciale è stata realizzata adempiendo agli obblighi di legge che prevedono la comunicazione dei mediatori. E quindi, di conseguenza, se nel contratto con D'Alema è stata rispettata la procedura di compliance interna a Leonardo, che prevede la comunicazione dei mediatori e i loro dati all'Unità per le autorizzazioni dei materiali per gli armamenti. E come sia possibile che la mediazione non avesse una soglia massima, prevista invece in tutti i contratti di mediazione internazionale. Infine, appare quanto meno poco opportuno che, secondo alcune indiscrezioni, l'onorevole D'Alema facesse riferimento a uno studio legale della Florida, quindi di uno stato terzo. È necessario che Leonardo possa escludere del tutto eventuali riferimenti a possibili paradisi fiscali. Su tutti questi punti, ci aspettiamo chiarezza". Lo ha dichiarato la senatrice Laura Garavini, Vicepresidente della Commissione Esteri e Vicecapogruppo vicaria Italia Viva-Psi, intervenendo in commissione Difesa per l'audizione in corso con l'ad di Leonardo Alessandro Profumo.

 

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