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La Newsletter di Laura Garavini


Care amiche e cari amici in Europa,

 

sono già centinaia le persone che hanno potuto usufruire di una consulenza gratuita, grazie alla nostra iniziativa ViciniVinciamo, da me lanciata qualche settimana fa. Sono molto grata agli oltre 90 medici che si sono messi a disposizione per visitare gratuitamente i pazienti a distanza, grazie ad un supporto on line. State facendo un lavoro preziosissimo. E continuiamo! ViciniVinciamo proseguirà anche una volta passata l’emergenza, per almeno sei mesi. Chiunque può richiedere un consulto gratuito, in lingua italiana, attraverso il sito www.davincisalute.com Ne hanno parlato diversi media. Ad esempio La RepubblicaIl RiformistaRai ItaliaRadio Roma CapitaleRai News


Europa. Europa. E ancora Europa

È facile scaricare le responsabilità sull’Europa. È una costante abitudine delle destre. Che trovo sbagliata e pericolosa, come ho ribadito in Senato nel mio intervento sugli aiuti europei e la ripartenza dopo l’emergenza. Irrita il fatto che la prassi dell’uso dell’Europa come scaricabarile venga presa in prestito sempre più spesso anche da una parte della maggioranza. E diciamolo chiaramente: non è corretto che anche il presidente del Consiglio tenda a strizzare l’occhio a questo atteggiamento euroscettico di una parte dei 5stelle. Non è questa la strada per risolvere i problemi italiani legati all’epidemia. Semmai è proprio grazie all’Europa che l’Italia potrà fare ricorso a numerose risorse, altrimenti inimmaginabili. Chi dice il contrario lo fa in cattiva fede. L’ho detto anche nelle interviste con la radio pubblica tedesca SWR e con Business Insider


La ripresa parte anche dagli italiani nel mondo

In questa difficile fase l’Italia ha bisogno di ridare il via al Made in Italy. Un contributo importante lo possono dare le nostre comunità all’estero, ed in particolare le Camere di Commercio italiane all’estero. Anche grazie alla loro rete diffusa, fatta di 79 strutture che operano in 56 paesi del mondo, che ogni anno forniscono servizi a circa 70 mila imprese. Una rete preziosa, che sta però attraversando anch’essa una fase di difficoltà, perché si regge largamente sul mercato. Ecco perché mi sono resa promotrice di una iniziativa al Senato, in sede di approvazione del decreto Cura Italia, che ha dato luogo all'approvazione di un ordine del giorno che sensibilizza il Governo a considerare le CCIE, a fianco dell’ICE, tra i soggetti con cui realizzare le azioni previste dal Patto per l’Export. È questo il momento per mobilitare e sostenere le grandi risorse di cui disponiamo, anche all’estero, a sostegno del Made in Italy. 


Pensioni all'estero salvaguardate

Una buona notizia in queste settimane difficili: i pensionati italiani all’estero riceveranno regolarmente le pensioni. Anche nel caso in cui il titolare della pensione non abbia potuto presentare la certificazione dell’esistenza in vita, a seguito delle restrizioni introdotte per evitare possibili contagi da coronavirus. I bonifici (e/o gli assegni) saranno garantiti fino alla fine dell‘anno. Lo hanno confermato con una decisione congiunta Inps e Citybank. Molti nostri connazionali temevano di vedersi bloccare il versamento, là dove non fossero riusciti a presentare la certificazione necessaria. L‘Inps ha rassicurato che non sarà così. Tutte le pensioni verranno pagate. Sarà sufficiente fare pervenire all’Inps il modulo di attestazione dell’esistenza in vita entro la fine dell’anno. 


Regolarizziamo chi lavora nei nostri campi e cura i nostri cari

Per la raccolta nei nostri campi mancano attualmente oltre 100mila lavoratori stagionali. Perché  i divieti alla mobilità tra i diversi paesi sta rendendo impossibile a migliaia di stagionali, raggiungere l‘Italia.  Regolarizziamo chi oggi lavora in nero ed è sfruttato. E diamo forza lavoro alla nostra agricoltura. La regolarizzazione dei lavoratori immigrati nei nostri campi non è solo un atto etico, ma è una vera e propria esigenza del nostro tessuto produttivo. La crisi può essere occasione per liberare chi è vittima del caporalato. Le mie dichiarazioni su Avvenire e Il Messaggero.


Distanti ma mai lontani

Siamo chiusi nelle nostre case, ma non rinunciamo a fare politica. Ad elaborare insieme idee per l’Italia e per l’Europa di domani. Ci incontriamo spesso in videoconferenza, con i numerosi nostri comitati di Italia Viva in giro per l‘Europa, o con forum tematici, come Casa Italia  (in videoconferenza con Casa Italia) o con comunità italiane che vogliano semplicemente confrontarsi con noi. Ad esempio quella di Grenoble. Italia Viva  è vivace, anche e soprattutto in tempi di emergenza. Proprio perché siamo e vogliamo essere una forza politica al fianco della gente, anche nelle fasi di difficoltà. Se avete anche voi interesse di partecipare ad una delle nostre prossime videoconferenze in giro per l’Europa scrivetemi all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

E, in chiusura, il mio augurio più sincero per domani, primo maggio. Alle lavoratrici e i lavoratori. Ma soprattutto a chi un lavoro lo cerca o lo ha perso, forse proprio a causa del Covid. Ma non perde la speranza in un futuro migliore.
Buon 1 maggio!

Roma, 30 aprile 2020
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