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La Newsletter di Laura Garavini

Care amiche e cari amici in Europa,


giorno e notte. Ventiquattr’ore su ventiquattro. Sette giorni la settimana. È questo il ritmo con il quale si sta vaccinando all’Hub Anti Covid di Fiumicino. Un simbolo della svolta che siamo riusciti ad imprimere con il Governo Draghi. Un cambio di passo nelle vaccinazioni che ogni giorno salva vite umane. Già oggi siamo arrivati a più di 200.000 somministrazioni al giorno. E tra poche settimane, in aprile, arriveremo a mezzo milione di vaccinati al giorno. Certo, il percorso è lungo, ma siamo sulla strada giusta. Con il nuovo Governo abbiamo finalmente un piano per procedere celermente con le vaccinazioni. Negli aeroporti, nelle stazioni, nei centri congressi, nelle caserme, nei musei, nelle palestre. Adesso anche nelle farmacie. Il cambio di passo nella lotta contro il Covid, paga. Così come paga il cambio di Governo. Un Governo che si sta dimostrando all’altezza di questa drammatica fase, nonostante tutte le difficoltà provocate dalle nuove varianti covid. L’ho detto intervenendo in Senato, in risposta al Presidente Draghi. Solo se riusciamo a vaccinare almeno i due terzi della popolazione entro l’estate possiamo pensare di tornare alla normalità. Le mie dichiarazioni su Il Messaggero.

Soluzione europea per le famiglie, per le donne, per il futuro del Paese
Era ora! Un grazie gigantesco ad Elena Bonetti che ha finalmente reso l’Italia “europea” anche nelle politiche per le famiglie. Attraverso l’introduzione dell'assegno unico ed universale di almeno 250 euro al mese, che potrà essere percepito dal primo luglio per ogni bambina/o a partire dal settimo mese di gravidanza, fino al ventunesimo anno di età. In tanti altri paesi europei esistono già dei sostegni di questo tipo. Italia Viva ha sempre lottato per questo assegno unico, perché è uno strumento per creare futuro. La nostra Ministra per la Famiglia ha portato avanti questa richiesta con determinazione. E’ un bene per il Paese. Da anni lItalia è caratterizzata da un crollo delle nascite, peggiorato ulteriormente in questi mesi di coronavirus. In altri paesi europei contributi analoghi hanno influito positivamente sull’incremento delle nascite e sull'occupazione femminile. Ecco che anche in Italia potremo finalmente avere più bambini e donne più forti.
 
Quella notte in cui la Germania salvò trenta italiani
Un anno fa, la notte del 23 marzo 2020, si alzava il primo volo con cui la Germania iniziava a trasportare pazienti bergamaschi nei suoi ospedali. Erano i giorni peggiori della pandemia. Le nostre terapie intensive erano al collasso. Fu allora che, grazie all’impegno di due funzionari dell’Ambasciata tedesca a Roma, 44 nostri connazionali, contagiati dal covid e già in condizioni gravi, furono trasferiti ed accolti nelle terapie intensive di diversi ospedali in Germania. Trenta di loro si sono salvati, solo grazie a questo intervento. Ne ho parlato in questo mio articolo su Il Foglio. E’ stata una straordinaria, generosa ed ammirevole dimostrazione di solidarietà. Un gesto di profonda umanità. E’ giusto ricordare oggi questo significativo gesto di un nostro importante partner europeo. Anche perché, all’epoca, l’allora Presidente del Consiglio ed il Ministro degli esteri preferivano parlare soltanto degli aiuti dalla Cina o dalla Russia.

Con il Green Pass torniamo a viaggiare
Soprattutto chi è abituato a muoversi tra due o più paesi, come noi, non vede l’ora di poter riprendere a viaggiare. Così da potere di nuovo abbracciare i propri affetti. Oppure riprendere a lavorare come un tempo. E riuscire di nuovo a vivere con leggerezza la libertà di spostarsi come si vuole. Per questo ho sostenuto da subito l’idea di un passaporto vaccinale. Che consenta, a chi è stato vaccinato, di riprendere a viaggiare tra Paesi europei con una relativa facilità senza dover subire limitazioni imposte dalla quarantena o da altre restrizioni. E’ positivo che l’Europa abbia introdotto il Green Pass europeo. In questo modo sarà possibile far ripartire il turismo, l’economia. E spesso anche i nostri cuori.

Servizi consolari, due anni di tempo in più per dotarsi di identità elettronica
Avevamo avviato la grande opera di digitalizzazione della pubblica amministrazione con il Governo Renzi. Proprio i nostri connazionali nel mondo possono trarne particolare beneficio, riuscendo ad abbattere le distanze geografiche. E’ importante però che questo processo di ammodernamento avvenga in modo diffuso, senza lasciare indietro nessuno. Per questo ho chiesto al Governo di concedere più tempo agli italiani all’estero per adeguarsi alle nuove modalità di accesso digitale ai servizi consolari. Da marzo, infatti, sarebbe entrato in vigore l’obbligo di accedere ai servizi consolari unicamente attraverso un codice identificativo Spid (Sistema Unico di Accesso con Identità Digitale) oppure attraverso una carta di identità elettronica per svolgere qualsiasi tipo di pratica. Cosa che sarebbe stata molto complicata. Dal momento che tanti non possiedono ancora i documenti elettronici. Il Governo ha accolto la mia sollecitazione. Confermando di aver spostato al 2023 il limite temporale per gli italiani all’estero. Questo significa che gli iscritti all’Aire avranno due anni di tempo in più per dotarsi dei documenti elettronici necessari al disbrigo di tutte le pratiche in rete.

Ispiriamoci all’Italia Unita
L’Italia Unita ha compiuto centosessanta anni. All’epoca giovani generazioni provenienti da culture spesso molto diverse tra loro, lottarono per unirsi in un unico sogno. Sono convinta che possiamo ispirarci ancora oggi a questo spirito di integrazione e di confronto. Le mie dichiarazioni su Il Messaggero.

Una nuova stagione con la Primavera delle idee (foto incontri)
E’ sempre coinvolgente discutere con i nostri connazionali. Incontrandoli nei tanti eventi on line che stiamo organizzando come Italia Viva attraverso la Primavera delle Idee. La pandemia non ci ferma. Anzi ci sprona ancora di più al confronto ed alla semina di nuovi contenuti ed idee. Chi volesse seguire i nostri prossimi incontri trova l’agenda aggiornata sul sito di Italia Viva oppure sul mio sito www.garavini.eu. Intanto rivolgo a tutte/i quante/i gli auguri più affettuosi di buona Pasqua.
  
Roma, 31 marzo 2021
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