Vinaora Nivo Slider 3.xVinaora Nivo Slider 3.xVinaora Nivo Slider 3.xVinaora Nivo Slider 3.xVinaora Nivo Slider 3.xVinaora Nivo Slider 3.xVinaora Nivo Slider 3.xVinaora Nivo Slider 3.x

Care amiche e cari amici in Europa,

concludo  la mia esperienza parlamentare con un sorriso sulle labbra e con tanta gratitudine nel cuore. Avrei voluto un risultato elettorale molto diverso per il Paese. Ma le decisioni delle elettrici e degli elettori vanno rispettate. Sempre.

Per me impegnarsi politicamente significa voler fare il bene della comunità, con coraggio e tenacia, con una visione di una società migliore, radicata nei propri valori. Poterlo fare in Parlamento è stato un grande privilegio. Ringrazio le elettrici e gli elettori che me l’hanno reso possibile.

Un ringraziamento particolare va a voi che mi siete stati accanto in tutti questi anni. Realizzare i propri obiettivi nella quotidianità dei lavori parlamentari richiede non solo passione e competenza ma anche tanta resilienza. Nel corso dei miei mandati mi ha aiutato molto essere in contatto diretto con voi, in innumerevoli iniziative ed incontri. Era quasi sempre una boccata di entusiasmo. Trasparenza e lo stretto legame con il mio elettorato sono stati per me sempre fondamentali.

In più di 700 newsletter vi ho informato mese dopo mese sul mio lavoro. Mi ricordo ancora, come se fosse ieri, quando vi ho scritto della mia avvenuta elezione e della ricerca di una scrivania nella giungla burocratica del Parlamento. Adesso chiudo la porta del mio ufficio e lo faccio con la serenità di chi, non solo ci ha messo tutto l’impegno che poteva, con giornate lavorative spesso di oltre 10 ore, ma anche con la consapevolezza di aver raggiunto qualche piccolo e forse anche grande risultato.

Prima di entrare in Parlamento avevo co-fondato l’iniziativa ‘Mafia? Nein, danke’ con la quale avevamo organizzato a Berlino la più grande ribellione alle estorsioni mafiose in Europa. In Parlamento ho potuto portare avanti il mio impegno per la legalità, adoperandomi in prima persona per il recepimento di importanti leggi contro la criminalità organizzata, sia a livello nazionale che internazionale. Ad esempio quella sul reciproco riconoscimento delle misure di confisca dei beni sequestrati alle mafie tra Stati europei. Come pure la previsione di Squadre investigative comuni. E durante il Semestre di presidenza italiana dell’Unione Europea, grazie al mio incarico di Presidente del Comitato contro l’espansione delle mafie all’estero, ho potuto dare ulteriori impulsi al contrasto internazionale delle organizzazioni a delinquere.

Una delle prime proposte di legge votata in Parlamento, a cui ho lavorato con passione, é stata ‘Controesodo’. L’abbiamo affinata via via, nel corso degli anni. Ancora oggi é in vigore ed ha permesso a tanti italiani di rientrare. Cosi come le misure ‘Resto al Sud’. Perché partire è un arricchimento. Ma è giusto potenziare le opportunità nel luogo di origine, così che possa essere attraente tornare. Sono contenta di aver contribuito a scrivere leggi così utili per tanti connazionali.

Grande motivo di soddisfazione é anche il fatto di aver previsto e rifinanziato il Fondo Cultura, nonostante i tagli del governo giallo-verde. In questo modo é stato possibile promuovere e potenziare sia i corsi di lingua per i figli dei nostri connazionali, che la rete di Istituti italiani di cultura all’estero. Strumenti insostituibili per la valorizzazione dell’italiano. E poi sono contenta di essere riuscita, sostanzialmente ogni anno, ad integrare le risorse per gli organi di rappresentanza di base e per le Camere di Commercio italiane all’estero, che svolgono un prezioso lavoro a favore di piccole e medie imprese. E rappresentano un fiore all’occhiello della promozione del migliore Made in Italy nel mondo.

Una delle battaglie più difficili per la nostra comunità all’estero é stata sicuramente reintrodurre, nel dicembre del 2020, l’esenzione Imu sull’immobile di proprietà in Italia (al 50% fisso ed un aggiuntivo 12,5% per il 2022) per i pensionati in convenzione internazionale. Una misura che non va solo a beneficio dei singoli contribuenti, ma che rappresenta una politica attiva contro lo spopolamento di aree interne, soprattutto al Sud.

Vado fiera di aver contribuito a rendere il nostro Paese più attento alla parità tra uomo e donna. Ad esempio all’inizio, avviando il percorso di riconoscimento del diritto di attribuzione del cognome materno ai propri figli - anche questa una delle prime proposte di legge da me presentata. Nel più recente passato con l’introduzione dell’assegno unico universale e delle misure del Family Act, volte a realizzare finalmente una migliore conciliazione tra famiglia e carriera professionale.

Sono orgogliosa di aver potuto rendere l’Italia un paese più moderno e più europeo anche sul fronte dei diritti civili, sostenendo e votando leggi come le unioni civili, il ‘dopo di noi’, il testamento biologico.

Un ulteriore traguardo é aver contribuito al riconoscimento della doppia cittadinanza alla maggior parte dei cittadini italiani residenti in Europa. Introducendo la possibilità di acquisire la cittadinanza del paese di residenza, senza per questo dovere rinunciare alla propria. Così da raggiungere un'Unione più integrata, attenta allo straordinario patrimonio culturale ed identitario di cui disponiamo. Così che nessuna/o di noi si debba sentire straniera/o, nel Paese in cui vive. Ed al tempo stesso non debba rinunciare alla propria identità, né alle proprie radici.

In tutti questi anni di attività parlamentare ci sono stati anche degli episodi poco simpatici. Ad esempio nel 2015, quando sono stata minacciata di morte da esponenti dell’estrema destra, dopo che avevo denunciato sull’Huffington Post la presenza su Facebook di profili inneggianti al fascismo. O quando l’allora Ministro dell’Interno, Roberto Maroni, minacciò di querelarmi perché avevo denunciato lo scarso impegno del suo Governo nel contrasto alle mafie al Nord. Ma in entrambi i casi sono contenta di aver agito così come ho fatto, senza tentennamenti.

Oggi continuo ad ambire ad un’Italia più giusta, più al passo con i tempi, capace di offrire migliori opportunità. Questo è, e rimane, il mio leitmotiv. Piccoli passi in questa direzione, ed alcuni anche grandi, siamo riusciti a compierli negli ultimi anni. Spero tanto che le nostre conquiste non vengano smantellate dal Governo entrante. Auguro alle colleghe ed ai colleghi che adesso siedono nel nuovo Parlamento, sensibilità e consapevolezza per l’importanza del loro operato. Così da non dimenticare che l’Italia è un Paese profondamente europeo e che la collocazione dell’Italia sta nel centro dell’Unione Europea.

Tra l’altro vado anche fiera di aver reso possibile il lavoro del Governo Draghi e di averlo difeso fino alle fine.

Insomma, sono stati anni intensi e belli. Durante i quali ho avuto modo di fare la mia parte per migliorare il Paese. Sono anni per i quali provo profonda gratitudine. Nei confronti dei miei elettori e di chi ha avuto fiducia in me, e mi ha assegnato via via incarichi di responsabilità.

Con questa mia ultima newsletter vorrei esprimere a tutte/i un grazie di cuore. Per la fiducia, la stima, il sostegno, l’affetto e l’amicizia che mi avete dimostrato in questi anni. E anche per i tanti bellissimi messaggi che mi state inviando in questi giorni.

Adesso comincia un nuovo capitolo della mia vita. Non so ancora dove ed in che modo si svilupperà. Ma guardo avanti, con l’ottimismo e la fiducia di sempre. La politica, per me, è fare del proprio meglio per migliorare ciò che ci circonda. Ed intorno a noi c'è un mondo ;) 

Grazie dal profondo del cuore

Laura

Laura Garavini
La Newsletter di Laura Garavini

Visualizza questa email nel browser

 


Care amiche e cari amici in Europa,


il ripristino dell‘esenzione sull’Imu per la casa in Italia è una delle questioni che sta più a cuore ai nostri connazionali all’estero. In questi giorni ne ho discusso in diverse occasioni. Portandola anche in Parlamento. In questa newsletter vi aggiorno sui dettagli e sugli incontri che ho avuto di recente sull’argomento.

Bisogna abolire l’Imu agli italiani all’estero. Una mia proposta di legge
Non trovo giusto che gli italiani che vivono all’estero debbano pagare l‘Imu sull‘immobile di proprietà in Italia. Visto che questa tassa è stata abolita per chi vive nella prima casa in Italia, non si capisce perchè dovrebbero pagarla coloro che vivono fuori dai confini nazionali. Per giunta la devono pagare come se fosse una seconda casa. Il che è scorretto, dato che per molti connazionali quella in Italia è l’unica casa di proprietà. È per questo che come Italia Viva stiamo insistendo fortemente nei confronti del Governo affinchè si reintroduca l‘esenzione con la prossima legge di bilancio. Intanto per i pensionati. L‘avevamo introdotta con il Governo Renzi, così che dal 2015 i nostri pensionati iscritti all’Aire non avevano più dovuto pagare la tassa. Ma poi l‘esenzione è stata abolita nel dicembre scorso a causa di una misura di infrazione dell’Unione Europea. Ecco perché ho lavorato ad una formulazione con la quale reintrodurre l‘esonero dall‘Imu, senza che l‘Europa possa avanzare proteste. Ed ho depositato una proposta di legge, di cui ho parlato nella mia intervista a Rai Italia. Con l‘intento di farla adottare dal Governo quanto prima. 

Dal Comites di Zurigo oltre 2500 firme per abolire l’Imu
L‘abolizione dell‘Imu è una richiesta che arriva forte da tanti nostri connazionali all’estero. Ad esempio dalla Svizzera, dove il Comites di Zurigo, grazie alla mobilitazione del Presidente, Luciano Alban, e del Commissario Giuseppe Ticchio, in poche settimane ha raccolto oltre 2500 firme di connazionali. Per chiedere al Governo di abolire l’Imu per i pensionati italiani residenti all‘estero. Si tratta di una mobilitazione preziosa, che dà voce, dal basso, alle numerose richieste dei nostri concittadini. E dà forza alla nostra battaglia. Ne parla Askanews in questo articolo

Anche i Bellunesi nel mondo chiedono di abolire l‘Imu 
La stessa richiesta arriva anche dall‘associazione dei Bellunesi nel mondo. Che si è rivolta ai sindaci dei diversi comuni della zona, invitandoli a farsi carico loro stessi, a livello comunale, dell‘abolizione dell‘Imu per i concittadini residenti all‘estero. E la risposta dei Comuni non si è fatta attendere. Hanno già deliberato in questo senso le amministrazioni di Pedavena, Alpago, Ponte nelle Alpi, Borca di Cadore. Mentre hanno annunciato la volontà di procedere nello stesso modo anche i Comuni di Seren del Grappa e Santa Giustina. Bravissimi sindaci. Consapevoli di quanto i concittadini all’estero valgano per il proprio territorio. Mi unisco al presidente dei Bellunesi nel mondo, Oscar De Bona, nel ringraziarli e congratularmi con loro per la scelta lungimirante.

Amministratori consapevoli del valore dei propri concittadini all‘estero
Aumenta così il numero degli amministratori che hanno deliberato autonomamente in giunta per esonerare i propri concittadini Aire dal pagamento dell’Imu. Facendosene carico anche economicamente: ad esempio a Cattolica Eraclea e a Marsico Nuovo. Oppure chiedendo al Governo di ripristinare l‘esenzione. Cosa che hanno fatto i Comuni di Mirabella Imbaccari, San Fele, Ruvo del Monte, Rapone, Atella, Satriano di Lucania e San Giovanni a Piro. Ne ho parlato in questo articolo sulla rivista Rinascita. Sono tutte località che si rendono conto che l’abolizione dell’Imu é un toccasana per gli stessi Comuni in Italia, prima ancora che per i connazionali all‘estero. Perché chi vive il territorio sa bene quanto sia prezioso il contributo di ritorno dei nostri connazionali nel mondo, sia in termini economici che culturali.

Bentornata America
È un bel messaggio di speranza quello che arriva dagli Stati Uniti. Per l’Europa e per il mondo intero. Con l’elezione di un democratico alla Casa Bianca finisce l’era del populismo e della propaganda arrogante e aggressiva contro ogni minoranza. Sono certa che Joe Biden riuscirà a ricucire il dialogo dell’America con l’Europa. Lo farà con quel sorriso luminoso con il quale ha saputo affrontare anche i duri drammi personali che la vita gli ha riservato.  Motivo di ottimismo per il futuro è anche l‘elezione di Kamala Harris, prima vicepresidente donna, figlia di immigrati. Emblema della grande commistione di culture che ha reso l’America quel simbolo di libertà al quale, da oggi, torniamo a guardare con fiducia. Bentornata America!

 
Roma, 12 novembre 2020

 
 
 
Copyright © 2013 - Tutti i diritti riservati.

Il nostro indirizzo è:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Vuoi cambiarele modalità di ricezione di questa email?
puoi  aggiornare le tue preferenze o cancellarti dalla newsletter